I Colori dell’Estasi |||

Dal 1 al 10 giugno a Milano il percorso espositivo I colori dell’estasi fa tappa al festival “Fabbrica dell’Uomo. Identità e Passioni. Le nuove stagioni del desiderio”.

Si tratta di un percorso espositivo d’arte contemporanea che, attraverso la pittura, l’arte multimediale, l’istallazione, la performance e l’azione scenica, intende indagare l’affascinante tema dell’estasi nelle sue infinite declinazioni: oblio, memoria, abbandono, rivelazione, dolore, sogno, miraggio, erotismo e misticismo. L’estasi è dunque intesa come un’esperienza creativa, un processo di estraniamento dallo stato cosciente, un viaggio fuori dal sé alla scoperta dei misteri che stanno dietro e dentro le cose.

Il confronto con l’arte contemporanea, vale a dire con un’arte che parla di noi con il linguaggio del nostro tempo, è esperienza di stupore e di silenzio, ma anche di dolore e di riflessione, un processo di conoscenza che fa affidamento ai segni, alle immagini, ai simboli, ai miti che hanno il potere di evocare la realtà, la storia e la fantasia in un flusso inarrestabile e senza tempo.

I colori dell’estasi nasce dall’incontro di due artisti Maria Cristina Madau, regista plasticienne che impronta la sua ricerca tra il teatro, le arti plastiche e l’arte visiva e Jean-Marie Barotte, che dopo una lunga esperienza come attore con il Teatro Cricot 2 di Tadeusz Kantor lascia il teatro per dedicarsi interamente alla pittura. Il progetto utilizza in modo orchestrato i diversi mezzi espressivi utilizzando le esperienze personali di ciascuno dei curatori.

 

Un progetto itinerante: in ogni città il progetto si arricchisce di nuove stanze.

Ogni città è segnata da un colore che identifica il procedere del cammino.

Il primo appuntamento – a marzo 2007 presso il centro Culturale d’Arte e Cultura Exmà di Cagliari – ha proposto il colore rosso magenta, l’elemento terra, il bisogno organico, la prima porta: terra ancestrale della nascita.

Secondo appuntamento a Milano città d’acqua, color arancione: la porta della sessualità e della creatività.

 

A fianco delle proposte che aprono il festival , venerdì 1 giugno alle 19.30 – con repliche fino al 4 giugno alle ore 19.30 – la sala Loft del Superstudio Più ospita la performance “J’Y ETAIS”.

Per l’inaugurazione sarà offerto un brindisi dalle cantine marchigiane Moroder Vini.

 

J’Y ETAIS – azione iperdrammatica e video installazione

di Maria Cristina Madau

con Marcello Enardu, Tonia Galievsky, Cesare Gallarini, MCM, Giorgio Puddu

 

L’azione è composta da una successione di sequenze ritualizzate, scene dell’anima, che affiorano dal nostro inconscio. Un viaggio nella memoria, tra apparizione e realtà, immagini visive, pittura e corporeità.

Un poeta evoca le tracce di quella parte dell’umanità cancellata. In uno spazio delimitato una poltrona vuota, di fronte, scorrono le immagini di un uomo, un uomo qualunque seduto davanti al televisore, vorace e bulimico, ci interroga sulla nostra condizione di spettatori passivi rispetto alla storia del mondo di cui noi stessi siamo testimoni e complici al medesimo tempo.

 

La tappa milanese de I COLORI DELL’ESTASI include un nuovo gruppo di artisti rispetto l’appuntamento cagliaritano.

In mostra a Milano saranno esposte opere di: Marta Anatra, Apostolo, Franco Baccan, Jean-Marie Barotte, Dome Bulfaro, Cesare Galluzzo, Luigi Negro Barquez, Gaetano Brundu e Andrea Portas, Piero Ferrini, Gianni Gangai, Joan Ill, Pina Inferrera, Caterina Lai, Monica Lugas e Paola Porcedda, Maria Cristina Madau, Marcello Mazzella, Italo Medda, Carlo Nonnis, Carla Orrù e Lidia Pacchiarotti, Gabriele Pais, Gianfranco Pintus, Rosanna Rossi, Raffaello Ugo, Daniela Zedda.

 

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