LIMEN

Il progetto LIMEN si sviluppa nell’ottica di un dialogo fra identità culturali differenti che si aprano al confronto e indaghino il tema del confine come luogo della separazione ma, allo stesso tempo, del passaggio, dell’incontro, punto di partenza e di approdo.

“Nell’immaginario comune, il termine «confine» acquista spesso un’accezione negativa, quando in realtà esso vanta un duplice e opposto significato. Quello derivato cioè dalle radici latine della parola «limite», figlia di due sostantivi differenti: limes, limitis che, inteso come sentiero, arrivò a indicare la strada militare e di conseguenza una barriera, una linea netta di confine, appunto; e limen, liminis da tradurre invece come soglia, ingresso, luogo di passaggio. Una sfumatura lessicale e fonologica che implica, paradossalmente, due concetti contrari. Miracoli della lingua e anche della letteratura, che ha giocato infatti per secoli su questo equivoco, alludendo a tutte le frontiere come approdo ultimo di un viaggio, ma allo stesso tempo punto di partenza per un altro. Ecco allora un progetto che, come una finestra spalancata sull’iconografia del passaggio, affronta il concetto della frontiera nel suo duplice significato, geografico e mentale.”

Chiara Gatti / critica dell’arte e giornalista.

 

LIMEN approfondisce tramite l’arte, e la filosofia, le linee di separazione, di frattura e di contatto, e i confini simbolici, culturali e sociali, che attraversano l’Europa contemporanea.
Il bisogno di affermare la propria identità nasce da un sentimento di perdita, la crisi identitaria e i fenomeni migratori alimentano la crescita dei fenomeni nazionalisti. Questi sentimenti riguardano i valori persi? E la perdita riguarda un’identità comune all’umanità, o è frutto di qualcosa che non ci è mai veramente appartenuto?

“Une culture n’a pas d’identité car elle ne cesse de se transformer” “Les cultures y sont pensées comme des blocs : la culture chinoise, la culture européenne, la culture islamique, avec leurs traits dits spécifiques. C’est là nier l’histoire, car ces cultures ont muté au fil du temps, ainsi que leur diversité interne.”

François Jullien /filosofo.

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